Recensione a cura di Carmine Rubicco

Questo mete del cantautore Niente, al secolo Mirko Pagetti, potrebbe essere definito un disco “diesel”. Ci vuole un po’ perché si scaldi lasciandosi alle spalle i chiari riferimenti, e in quanto diesel non riesce mai a raggiungere le vette sperate. Come prima seconda del nostro, dedito ad un mix tra indie e post rock caratterizzato da ritornelli decisamente orecchiabili, supera bene la sufficienza ma porta con sé diverse pecche. Su tutte la voce stessa di Pagetti troppo spesso sporca e non “all’altezza”. Fa seguito poi una certa monotonia dei brani. La produzione è buona ma non eccelsa risultando in diversi frangenti troppo cupa e pastosa. Di buona fattura e ben scelte le alternanze tra acustico ed elettrico all’interno dei brani che purtroppo non basta come espediente per risollevare un disco mediocre. Essendo il secondo disco, il primo risale al 2014, ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più incisivo in tutti i sensi. I testi cavalcano l’onda dell’introspezione dipingendo scenari di vita a 306°, e sarebbero potuti essere valorizzati diversamente.

Tracklist

01) Quando sarai Niente (singolo)
02) Profonda mente
03) Tra un ma e un se
04) Riccardo
05) Mete
06) Resistere a luglio
07) Come polvere
08) Spavento
09) Adesso ci pensiamo
10) Il dopo

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