Recensione a cura di Carmine Rubicco

Ottima partenza per gli Union Drama. L’omonimo disco presenta una miscellanea di elettronica, rock e industrial ottimamente amalgamata. Talmente ben mescolata che dare delle direttive diventa difficile. Daft Punk da una parte e rock contemporaneo dall’altra. Ottima la produzione degna di altisonanti nomi. Stessa valutazione per quanto riguarda il songwriting e la creatività. Un disco che stupisce sotto molti punti di vista. Un disco che magari non ci si aspetterebbe da un combo italiano: soprattutto non ci aspetterebbe come prima prova. Invece c’è ed aspetta solo ascoltatori dalla mente aperta e tutti i desiderosi di suoni e atmosfere variegate a mai monotone. Si passa dai ritmi saltellanti di If i where richer a suoni più morbidi ampi di  Play Yer Pink Sea.  Nessun virtuosismo, solo sana e frizzante musica e tanta creatività. Un risultato che molti artisti nostrani e non solo e non solo emergenti sognano e rincorrono da tempo.

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