underground, le soluzioni
Problematiche e difficoltà del mondo underground sono ben note. Ora è il momento di trovare delle soluzioni reali. Azioni concrete che vadano al di là delle parole. Mr. Jack in questa intervista ne propone diverse. Piccoli passi per arrivare ad un grande risultato

Ringrazio ancora per aver accettato questa intervista e per la disponibilità.

Quelli che sono limiti e ‘problemi’ del rock/metal in Italia, soprattutto per quello prodotto nel Belpaese, li conosciamo già. Difficoltà di divulgazione, limitati spazi mediatici, problemi nell’organizzare eventi e via discorrendo. Sono anni che se ne parla, se ne dibatte, se ne discute. Sono anni che, però, si parla e basta. È diventato quasi un mantra autolesionista. La domanda è, assodato quanto sopra, quali potrebbero esse le possibili soluzioni effettivamente attuabili? Non parliamo del: sarebbe bello se. Parliamo del: possiamo fare così.

Bellissima domanda! Diciamo che c’è stato un’enorme cambiamento su tutto! Come dico sempre, un po’ la colpa è anche del Web! Ci dà grosse opportunità, ma ha tolto tanto alla vita reale! Non si va ai concerti come una volta, non si acquistano dischi, riviste, merch ecc, si è tagliato una grossa fetta “Emozionale” che non so se un giorno si riuscirà a recuperare! Prima, si andava al concerto e tornavi a casa con i cosiddetti “TESORI”, tipo, il disco della band, una T-Shirt, il plettro del chitarrista, la bacchetta consumata del batterista ecc ecc.

Ora, si va sul web, si ascolta il brano (sperando che davvero lo ascoltino) e finisce li! L’emozione è svanita! I negozi di dischi stanno chiudendo, le riviste vendono meno, le band hanno grosse difficoltà ecc ecc. Noi, come etichetta discografica e ufficio stampa, cerchiamo sempre di supportare al massimo ogni settore! Non nego che è molto difficile, ma, per fortuna, i fans ci sono sempre e danno il massimo nel supportare tutte le nostre band, i nostri artisti ecc ecc. Il problema però esiste e non possiamo far finta che non ci siano questi “disagi”.

Credo che il miglior modo per far si che si recuperi quella “magia” di una volta, sia dare il massimo tutti! Da chi lavora dietro le quinte, chi divulga, chi ha il compito di prendere quella notizia e di farla girare nel mondo, credo che serva più collaborazione e meno “menefreghismo”, nell’arte, c’è sempre stato amore, amicizia ecc, ora vedo anche odio a volte e la cosa mi fa piangere davvero!

Penso che il miglior modo o la miglior soluzione sia questa, il ritorno del supporto, della condivisione, il tornare sempre numerosi ai concerti, ritrovare quella gioia nello scartare un vinile, nell’aprire il libretto interno di un cd e via dicendo. Noto, che nella nuova generazione, ci sono ottimi musicisti e tanti appassionati, e la cosa mi fa gioire! C’è speranza nel futuro? Credo di si, ci vorrà tempo? Anche! Ma ho fiducia e speranza!

La sensazione è che si rimanga in attesa che le cose cambino. Che arrivi qualcuno o accada qualcosa per cui la situazione possa mutare. Nel frattempo si vivacchia. Salvo poi, per moltissimi, lamentarsi. Non sarebbe forse meglio cercare di muoversi autonomamente e creare vie di uscita invece di aspettare che qualcun altro lo faccia per noi?

Quello sicuro! Ci si lamenta di tutto , ma ci si muove poco! Come dicevo prima, tutti bravi dietro un pc, si esce poco, si supporta meno. Diciamo che si dovrebbero mostrare più i cosiddetti “attributi”, come si faceva una volta! Metterci la faccia e mostrare le proprie idee! Dicono che si stia vivendo la generazione degli ignoranti! Cosa estremamente negativa per il mondo!

Ma ritengo che esistano ancora menti ottime su cui fare affidamento, però ripeto, credo che ci sia più bisogno di presenza umana e non digitale! La gente deve mostrarsi al mondo, ognuno deve tirarsi su le maniche e portare avanti il proprio ideale! Credo che se ognuno di noi facesse la propria parte, le cose andrebbero molto meglio!

Meno tempo sui cellulari e dispositivi vari e più tempo ad apprezzare la vita fuori la porta di casa! Noi facciamo il possibile, ma serve l’aiuto di tutti voi! Le band hanno bisogno del loro pubblico! Voi siete il motore di un live, le ruote motrici di una band, il calore adrenalinico che serve alla band quando sale sul palco!

Un difficoltà emersa ascoltando diversi youtuber tra i 20 e i 30 anni che parlano di rock/metal, è il riuscire, per la loro generazione, ad inserirsi nel giro. Molti evidenziano come, a causa della giovane età, vengono spesso dileggiati, non presi sul serio. Quasi che per essere ‘considerati’ debbano superare un esame di ammissione. Il che non favorisce certo un dialogo. È un problema che avete riscontrato?

Purtroppo si, questo problema c’è e lo sento da tante band che mi contattano! Purtroppo, la maggior parte delle persone, mirano sempre a seguire o supportare un nome già affermato, mettendo da parte le giovani band che avrebbero bisogno di un’enorme appoggio!

Nel corso degli anni, con la Wanikiya, abbiamo dato tanto spazio a tante giovani band e abbiamo avuto enormi soddisfazioni! Credo che tutti dovrebbero aprire un po’ più la mente, ascoltando e supportando si, i grandi artisti, ma dare un’opportunità di ascolto anche alle giovani mente, perché, fidatevi, tra le nuove proposte, ci sono davvero tanti musicisti che hanno i “controcogl..ni” e hanno tanto da far ascoltare!

Le mentalità dei ‘vecchi’ della scena e delle nuove leve, sono davvero inconciliabili o è volontà degli storici non voler ammettere che il tempo passa e che bisogna andare avanti, ‘crescere’ ascoltando anche altro?

Certo! Concordo in pieno! Ritorno a quello che sto dicendo fin ora. Bisogna tornare a cercare quella magia, nell’ascoltare roba nuova, giovane e fresca, perché ce né! Il tempo passa, i miti restano, ma credo che sia anche il caso di crearne di nuovi, così che la catena del rock e dell’arte in generale non si spezzi!

Altro limite evidenziato dai giovani è che quando si recano ai concerti vengono criticati o sminuiti perché non conoscono tutte le canzoni delle band che si stanno esibendo. Dal loro punto di vista questo non è un limite dato che si stanno ‘formando’. È un limite che notate?

Come dicevo prima, una volta (o per lo meno io ehehehhe), appena comprato un disco, si sfogliava il libretto talmente tante di quelle volte, che anche se non sapevi l’inglese, imparavi i testi in automatico! Si leggeva molto! Si andava su internet (quando davvero il web veniva usato per “CERCARE E SAPERE”) a tradurre i testi e le interviste per capire cosa stessero dicendo e di cosa parlassero.

Ora, si ascolta a malapena e non ti resta molto nella mente! Una canzone, può nascere da una poesia, da un episodio realmente accaduto ecc, e non avreste la voglia di saperne di più ? Di scoprire di cosa parla e del perché quella band, abbia scritto proprio quel testo? Secondo me , ripeto, serva che ritorni la voglia di apprendere e di incuriosirsi sempre di più

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