italian groove collection

Che l’Italia sia piena di bravissimi musicisti ve n’è prova in ogni dove. In qualsiasi genere ci sono persone creative, tecnicamente preparate, piene di cose da dire. Che poi le riescano a dire più o meno bene, è un’altra storia. Rientrano nella categoria tutti e 55 i musicisti che hanno dato vita la progetto Italian Groove Collective (IGC). L’omonimo primo disco è un lavoro corale di assoluta qualità. Come ben recita il nome della band, è il groove il padrone assoluto del full lenght. Funky, soul, jazz che di amalgamano per dare vita ad un disco con il quale è difficile stare fermi. Non è necessario essere cultori di jazz o appassionati di black music per poter godere di queste canzoni.

È sufficiente essere appassionati di buona musica. Commenti sulla produzione, sulla qualità dei brani brani o dei musicisti, non ce ne sono e, anche se ce ne fossero, sarebbero assolutamente superflui. È un disco da caricare sul lettore e lasciare andare per ore. Non stancherà mai, neppure al miliardesimo ascolto. I brani sono così variegati, pieni di sottigliezze che ad ogni ascolto si scopriranno passaggi nuovi, sfumature fino ad allora passate in sordina.

Tra a solo di sax, chitarra, fiati, soffici basi di piano c’è un intero universo da scoprire. Al suo interno si alternano brani completamente strumentali ad altri con la voce. Groove, classe, suoni rotondi, richiami alla tradizione dei relativi generi di riferimento non mancano mai. Un disco molto ‘metropolitano’, newyorkese. Ma non per questo non adatto ad altri contesti. Che sia una festa esclusiva sul terrazzo più alto di Milano, o un party su una spiaggia, i brani coinvolgono e avvolgono.

Tirando le somme: disco per molti, ma non per tutti. Per poterlo ben apprezzare è necessaria una certa predisposizione all’ottima musica, mente aperta, voglia di lasciarsi trasportare senza opporre resistenza.

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