Recensione di Carmine Rubicco

Di band death/core al limite con il grind il mercato è stracolmo. Gli Acrania poco aggiungono e, fortunatamente, nulla tolgono al genere. Innegabile la perizia tecnica, comune ormai alla stragrande maggioranza dei gruppi, ma povere le idee. Lodevole comunque il tentativo di cercare di uscire dalla stasi, passaggi pachidermici e blastbit si susseguono a stop and go azzeccati, come in Survival Sequence uno dei migliori monti del disco, anche se non basta. La via non è ancora ben intrapresa, ma la direzione è sicuramente giusta.

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