Recensione a cura di Carmine Rubicco

Prendete il meglio del punk/hardcore moderno nostrano e straniero, miscelatelo allo ska e spruzzate qualche manciata di folk. Risultato? Tronco dei bresciani The Buskers. Senza esagerazione era almeno dai tempi dei Kina o dei Peggio Punx che non si sentiva un disco del genere. Diretto, senza mezzi termini, melodico all’inverosimile che riesce a miscelare le tripeltte di cassa in stile NoFx con ritornelloni Oi. Undici pezzi brevi e diretti, rigorosamente cantati in italiano. Si passa da pure mazzate canoniche come Fiato a brani reggeaggianti come Ferraglia passando dallo ska di Coriandoli. Un disco adrenalinico e coinvolgente ottimamente prodotto, suonato e cantato. A tal proposito un plauso va alla voce di Michele Tagliani, performante e soprattutto azzeccatissima contrariamente a molti altre proposte italiane. Una nota di merito va poi alla sezione ritmica, composta da Alberto Zane al basso e Paolo Mayer alla batteria, che offre una prova strabiliante senza nessun calo. Un disco da gustare tutto d’un fiato che potrà piacere a chi segue il genere e aspetta qualcosa di nuovo e frizzante così a chi non è avvezzo a sonorità così ruvide ma ama la melodia. Un disco punk vero e sentito che rischia di far sfigurare le proposte di band più blasonate e che di punk hanno mantenuto solo il nome.

COPERTINA E TRACKLIST

“TRONCO”

1. Danimarca
2.Fiato
3.Fogna
4.Cani
5.Coriandoli
6.Prova a prendermi
7.Pirata d’amore
8.La ballata di ieri
9.Ferraglia
10.Quello che c’è
[Album Ghost Track] Il busker rinchiuso

The Buskers sono 
Michele Tagliani – Voce
Andrea Bortolotti – Chitarra e Cori
Gabriele Paganini – Chitarra e Cori
Alberto Zane – Basso e Cori
Paolo F. Mayer – Batteria

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