Gogol Mogol” è un viaggio che rimbalza tra le periferie d’Europa fino agli spazi siderali della psyché. Un meltin’ pot di suoni (il garage rock di Candies, il funk urbano di Chance Dice, il dub acido di Chloé, lo spontaneo omaggio a Bowie di Rainbow Flesh) e linguaggi (la scrittura dei brani utilizza principalmente inglese, francese e tedesco) che apre al mondo per riportare tutto a casa. Non mancano gli inni ad una certa disincantata spensieratezza (See You Down There (In A While), Eberswalder Straβe, Breaking The Glass) così come ai languidi sussulti dei sentimenti (Le Grand V, Chloé).
Con questo lavoro i Jumpin’ Quails mescolano tutte le influenze del mondo esterno: tutta la musica ascoltata (e quella prodotta, essendo oggi una sorta di supergruppo con membri che militano anche in Indianizer, Foxhound e Maniaxxx), quelle dei tanti concerti in Italia e all’estero e quella acquisita di tutte le persone incontrare durante questi ultimi anni.
I Jumpin’ Quails hanno scritto nove canzoni semplicemente belle e perfettamente a fuoco nella loro varietà. Gogol Mogol è un caleidoscopio di frammenti sonori che saltellano in orbita intorno al loro (nostro) mondo e ci sono restituiti sotto forma di racconto corale e compatto, che inizia con una corsa su strada e finisce in alto, in un sogno.

Crediti

Published by Jumpin’ Quails, EdisonBox and Vollmer Industries / 2016
Recorded at Nomad Studio by Ezra
Mixed at Nomad Studio by Ezra
Mastered at Zero dB Mastering by Andrea Prato
All songs written by Jumpin’ Quails
Artwork: Dario Bovero
Photo: Silvia Mangosio

Tracklist

1. See You Down There (In A While)
2. Chloé
3. Chance Dice
4. Eberswalder Straβe
5. Blitzfrieden
6. Rainbow Flesh
7. Candies
8. Breakin’ The Glass
9. Le Grand V

Line Up

Matteo Givone: guitar
Diego Lacaille: drums
Salvatore Marano: guitar and backing vocals
Riccardo Salvini: guitar, synth, percussions and backing vocals
Jacopo Trivero: bass and vocals

I Jumpin’ Quails nascono nel 2007 e fanno base nel folto sottobosco torinese. Sono inizialmente in quattro e provengono da diverse esperienze musicali. Facendo la somma delle parti i nomi tutelati alla partenza sono: Kinks, Blues Magoos, Link Wray, Velvet Underground, Suicide, gli ultimi Clash.
Si impegnano sin da subito in un’intensa attività live nel circuito del garage-rock europeo. Sul palco affinavano agli standard del genere le prime composizioni originali con il marchio della band: chitarre fuzz, ritornelli pop e tastiere. I Jumpin’ Quails suonano in Francia, Germania, Italia, Danimarca, Olanda. Si spingono anche nell’Europa dell’est, sino in Kosovo, passando per Grecia, Serbia, Romania, Bulgaria.
I tour cambiano chilometri e coordinate, non solo geografiche: il sound si modifica e le chitarre surf lasciano entrare suoni sintetici che delineano un’attitudine ora maggiormente orientata alla pista da ballo, ora virata verso i suoni distesi della psichedelia.
Nel 2013 esce “Atomic Rendez-vous”, una fatica discografica pura, acida e distorta.
Nel mesi successivi il gruppo ridefinisce anche il proprio organico: arrivano Riccardo Salvini (Foxhound/ Indianizer) e Matteo Givone (Maniaxxx).
Ad aprile 2016 esce “Gogol Mogol” (labels: Edison Box e Vollmer Industries), il primo disco composto dalla nuova formazione a cinque. Registrato e mixato ai No.Mad Studio di Torino, il nuovo lavoro inacidisce il sound con modernismi psych senza tralasciare un classicismo melodico fondato sulle canzoni: un bignami di storie di riscatto e piccole fughe a cavallo tra le periferie dell’Europa e gli spazi interstellari.

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