Recensione a cura di Carmine Rubicco

La prima cosa che viene in mente già dalle prime note di questo ep dei SacriCuori è classe. Potrebbe rendere l’idea delle atmosfere e delle stesse capacità della band la scena di Roger Rabbit in cui Jessica Rabbit canta Why don’t you do right. Il mood ascoltando i brani è esattamente quello. Classe, jazz, groove mellifluo e avvolgente. Tocchi leggeri, nessuna predominanza ma semplicemente un amalgama musicale vellutato.

Altro riferimento altisonante potrebbe essere la band di Renato Carosone e certi club degli anni della dolce vita o il Chris Isaak di Wicked Games. Un disco di assaporare letteralmente preferibilmente di sera prima di cena.

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