Recensione a cura di Carmine Rubicco

Una voce da nera, appartenente ad una bianca dell’Europa dell’est. Un connubio raramente sentito. Questa è Boj. A supporto di un mix così particolare, un disco altrettanto particolare pur se guidato da una sottile linea soul/funk che funge da trait d’union. Nulla di miracoloso ne di particolarmente nuovo, ma sicuramente ben fatto. Produzione pulita e tecnica strumentale di livello decisamente molto alta. Il disco, pur rimanendo ancorato ad una solida base solare e “disimpegnata” passa dal pop al rnb transitando per il blues più sanguigno senza perdere un grammo di forza. Non ci sono punti deboli. Ipoteticamente potrebbero essere tutti possibili singoli per la cantante di origine serba. Il disco è stato registrato presso il TdE Studio di Saint-Christophe (AO), è un disco di 11 brani che vede la preziosa partecipazione di artisti della scena internazionale: Eric Leeds (Prince, The Family), Keith Anderson (Marcus Miller, Erykah Badu) e Horndogz (George Clinton, Fred Wesley). Collaborazioni che fanno sentire il proprio peso.

Un cd consigliato per chi desidera atmosfere rilassanti e allegre con una lieve vena malinconica che non guasta.

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