WormHoleDeath News
  • Eternal Death Machine single & video
  • New Video! Stryfe Rocks the World with Velvet Revolution Music Video from Cursed Theatre
  • Don t Miss Celestial Burst The Maze Lyric Video & Kuntsquad New Single Necro Nightmare
  • Rock Metal Sensation Disillusive Play Signs With Wormholedeath and Announces Songs for the Non-Existent
  • New Video!  THE END A.D. Drops Stink Music Video
  • Don't Miss Little Pig's explosive 27 Music Video
  • Drunken Crocodiles Announce "SURFING ON HANGOVER SPRING TOUR 23"
  • New Video! Experience Baltavar's Thrash Metal Tunes in Their New Lyric Video "Angel's Shadow"
  • Instrumental Metal/Fusion Project Zebeck Releases Captivating Visualizer Video For "Renewal"
  • The Future of Metal Rock is Here: Found Missing's Debut Album "Blind Leading The Blind" Set For Release Via Wormholedeath
  • U.S. Metal Band MALUS DEXTRA Drops Pit (Lyric Video)
  • The Flying Caravan's Lyric Video for "Flying Caravan" Takes You on a Musical Journey - Get Ready to be Blown Away"
  • New Video: Hurricane On Saturn Unveils Official Visualizer for "Pollute The Mainstream"
  • New Video!  Melodic Death Metal Warriors IDOLATROUS Release Prophecy [Official Lyric Video]
  • Symphonic Metal Wonder BELLE MORTE Release “Exorcism” Ft. Ulziisaikhan Horoldamba Single & Video
  • Don't Miss THOD's New Single & Video "Wunde, Kieferkrampf und Tod"!
  • Melbourne Metal/Punk Act Küntsquäd Release Second Single “Xhrist”
  • Arched Fire: New single “Pestilence (feat. Tim “Ripper” Owens)” out! [Heavy / Speed / Thrash Metal]
  • Spanish Female Fronted Prog. Rock Band THE FLYING CARAVAN Signs With Wormholedeath
  • Italian Electronicore Discovery HURRICANE ON SATURN Signs With Wormholedeath
  • Death Metal Outfit CARRION Present Abaddon’s Pit (Lyric Video)
  • New Video!  Progressive Metal Phenomenon THE WRING Drops "Sins" Official Lyric Video
  • India Based Metal Discovery ETERNAL RETURNS Sign With Wormholedeath
  • US Melodic Death Metal Warriors IDOLATROUS Sign With Wormholedeath
  • Blackened Doom Metal Band THOD Sign With Wormholedeath
  • UK Progressive Rock Act Atlas : Empire Drops "Former Lives" Single
  • Don't Miss Arcana Collective & The 40 Thieves' New Singles & Videos
  • Melbourne metal/punk act Küntsquäd announce debut album and signing to Wormholedeath
  • Mexican Heavy Rockers DEVIL'S WHISKEY Drop "A Ritual of Eyes" (Official Music Video)
  • Don't Miss HELL'S SATANS' Lyric Video "Amulepe taiñ weichan"
  • Swedish Death'n'Roll Band ALL WASTED Drops The 2nd Single "Livin' la Vida Loca"
  • Chilean Thrash Metal Outfit HELL'S SATANS Sign with Wormholedeath
  • Female Fronted Heavy Metal Band TEMTRIS Release "Khaos Divine" Tracklist & Teaser
  • Finnish Metal Veterans Arched Fire Are Back With New single & Video "Fear" / Album on the way!
  • Melodic Death Metallers Olēka Present "Dead Echoes" (Lyric Video)
  • Progressive Space Rock Opera Band ARCANA COLLECTIVE Releases "The Launch" Single & Video

Tempi Dispari

La musica della porta accanto

Acacia, il suono della consapevolezza

Heavy rock di gran classe quello degli Acacia. Dopo 23 anni di stop la band è tornata con Resurrection, un full lenght tutto da ascoltare targato 2019. Per avere dei riferimenti stilistici possiamo prendere i Queensryche più ispirati accentuando le caratteristiche heavy/prog rock. Questo già ben evidenzia le capacità tecniche e compositive dei nostri. Non si tratta di riproposizione del già sentito. Gli Acacia affondano le radici in quel genere di sonorità per poi proseguire per la propria strada. Un percorso lastricato da molti colori, tante influenze. Si possono sentire fraseggi Aor, passaggi più progressive come pesanti passi thrash. La caratteristica dominante resta la fluidità.

I brani sono un coacervo di cambi d’ambiente, di velocità, di tempi da rendere difficile seguirli con un solo ascolto. Di volta in volta, se davvero si vuol capire il disco, si deve decidere quale strumento seguire. Avendo questo aspetto viene da sé che la produzione è cristallina. Il che non significa fredda. Vuol dire che ogni strumento ha il proprio ‘spazio’. È l’insieme che crea il wall of sound. Molto ben azzeccati i continui alternarsi di attimi acustici a scariche elettriche. I momenti più calmi ampliano l’orizzonte sonoro grazie a delay e riverberi.

Atmosfere quasi space si scontrano con fulminanti a solo di chitarra. Una menzione va al lavoro di queste ultime. Tutto il loro impegno è messo nella creazione di stati d’animo. Non c’è nessuna volontà dimostrativa. Neppure è necessario che ci sia. Gli arpeggi, i repentini cambi già ottimamente evidenziano le capacita dei chitarristi. Medesimo concetto vale per il basso. Questo non si limita alla parte meramente ritmica. In diversi passaggi lo si sente su una linea propria molto ben congeniata. Il suono scelto è rotondo, corposo. Effetto che può derivare solo dal fatto che vengano usate le dita e non il plettro.

Per avere un’idea precisa si ascolti Alone. Un accompagnamento quasi jazzistico si dipana per tutto il brano. L’andamento metronomico prescelto è il mid tempo tendente al lento. E ascoltando il disco ben si capisce il perché. Grazie a questo andamento la band ha la possibilità di costruire trame sonore fitte, ricche di cambi, cariche di atmosfera. Anche quando le canzoni alzano il tono non si sconfina mai. Cresce l’intensità piutttosto che la velocità. Indice di perfetta padronanza del metodo espressivo.

Molto belli gli a solo. Sempre ‘morbidi’, mai sacrificati alla velocità. Un tocco magico viene poi dato dalle tastiere. Sono presenti ma non sono invadenti. Se però fossero assenti si sentirebbe. Un modo non semplice di scrivere. Vuol dire che è tutto così ben bilanciato che per ottenere il risultato non può mancare nessun pezzo. Lasciata appositamente per ultima la voce. Questo è quanto mai eterogeneo pur senza manierismi. Passa da registri bassi a note acute senza alcuno sforzo. Non dovendo e non volendo dimostrare nulla, le impennate sono strumentali all’andamento narrativo.

Non sono mai fini a se stesse o fuori contesto. Danno espressività. Qua e là fa capolino l’ombra di James Labrie. Il che ci sta considerando il terreno su cui si muovono gli Acacia. Un track by track richiederebbe un considerevole numero di pagine e non renderebbe giustizia ad un lavoro così intenso. Pregevoli i momenti in cui le canzoni incedono con un avanzare marziale, apparentemente duro. Un passo che il più delle volte si apre su mondi inaspettati.

Nel climax narrativo i nostri riescono ad inserire quell’elemento destabilizzante che rende il tutto molto interessante. Non c’è nulla di scontato in questo disco. Un lavoro che può sicuramente interessare sia gli amanti del prog più rock sulla falsa riga di Merillon, Rush, Queen (il passaggio centrale di Gone away fa molto Innuendo) sia chi è abituato a suoni più duri ed incalzanti. Il tutto placato con una grande classe e un ottimo gusto per la melodia. La conclusione del cd è affidata a The man, perfetto manifesto delle capacità del gruppo con richiami ai Savatage.

In conclusione. Quello degli Acacia è un lavoro bello, interessante, che mischia diversi generi e sonorità in modo magistrale. Non è ‘pesante’ come il prog più complesso ma non lo si coglie di certo al primo ascolto. Una cosa è certa, se i riferimenti della band lo dovessero ascoltare non potrebbero che complimentarsi per aver fatto evolvere così bene ciò che loro avevano piantato. Un disco che merita tutta l’attenzione possibile. Sarebbe interessante vedere la band dal vivo per verificare la resa di brani. Non deve essere facile riuscire a ricreare le medesime atmosfere del disco durante un concerto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *