Recensione a cura di Carmine Rubicco

Come far diventare un potenziale punto a sfavore un cardine di forza. E’ quello che hanno fatto i Kom con questo Grazie Vasco. In un certo qual modo hanno messo le mai avanti per essere poi liberi di potersi esprimere senza alcun timore di plagio o eccessiva somiglianza. Del resto da un disco con tale titolo altro non ci si può attendere se non un omaggio al rocker italiano per eccellenza.

E l’operazione è pienamente riuscita. Fin dall’iniziale title track ogni nota, ogni suono, ogni vocalizo è un presente per Vasco. Tecnicamente nulla da eccepire, la band suona e sa suonare. Un’attenzione particolare va alla voce di Mirco Salerni, autore di quasi tutti i testi, il quale se da una parte ha studiato il cantautore di Zocca fino all’ultimo respiro, dall’altra conosce molto bene anche la propria di voce e per tal ragione non eccede mai. Nessuna sbavatura o tentativi inutili di fare ciò che fa l’icona dei nostri.

Ottima la prova delle chitarre, sempre sostenute ma mai invadenti lasciando spazio ai tappeti di tastiera. Insomma in pieno stile Vasco. Una menzione particolare va a Festa, sesta traccia, dove forse emerge un po’ del carattere della band. Quello dei Kom è un buon disco rock, energico, potente per quanto potente possa essere un disco di rock italiano, graffiante al punto giusto, ben suonato e ben prodotto.

Unico dubbio che rimane è l’utilità di un’operazione del genere. Un disco di Vasco non cantato da Vasco? E quindi? Non sarebbe stato forse meglio omaggiare il cantante di Liberi Liberi in maniera diversa e trovare magari per la band una strada differente e più originale? Essendo nati come tribute band di Vasco, non sarebbe stato meglio un intero cd di cover? Il risultato sarebbe stato identico, ossia dimostrare di riuscire ad eseguire le sue canzoni. E si, perché, anche se i testi sono differenti, e decisamente validi, il resto è, appunto, un tributo.


La speranza è che i giovani abruzzesi utilizzino le proprie innegabili capacità per cercare una propria strada senza scimmiottare nessuno. Una scelta come quella di Grazie Vasco può essere un’arma a doppio taglio. Se da una parte può affrancare dai ‘debiti’ compositivi per poi da questi allontanarsi, dall’altra potrebbe chiudere tra paletti troppo rigidi dai quali non si riesce ad uscire pena la scomparsa dal panorama musicale.


Quello dei Kom è un lp sul quale i fans di Vasco potrebbero dividersi tra chi lo adora perché è come sentire Vasco e chi lo odia perché non è Vasco. Per gli altri è un pezzo che anche se manca dalle collezioni non crea buchi tragici.
Aspettiamo i Kom con il prossimo lavoro davvero originale. Le potenzialità per un buon prodotto ci sono tutte.
Come partenza la scelta sarebbe potuta essere diversa e senza alcun rimpianto.

Tracklist:
1.Grazie Vasco
2.Il tuo profumo nell’aria
3.Mentre dormi
4.Scateniamoci
5.Sto pensando che
6.Festa
7.Vivere una favola

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