superhorror

Chi ha detto che l’hard rock non possa progredire? Sembrano urlare i Superhorror con il loro ultimo singolo Satan Loves You. Ed hanno ragione. La base è fortemente hard rock, ma lo ‘svolgimento’ del brano ingloba molteplici influenze. Prima su tutte una vena smaccatamente funkeggiante, quasi dance. Batteria in levare su riff aperti. La sezione ritmica resta comunque monolitica. La voce roca e graffiante. La chitarra nel solo urla a piena voce. Le direttive possono essere riscontrabili nell’ondata di band provenienti dal nord Europa che hanno saputo spingere in là il genere. Ai Supehorror non basta, però. Ci mettono del loro rendendo il sound personale e riconoscibile. Una canzone che, al di là del titolo, fa saltare fino all’ultimo secondo. L’entrata non è ‘a gamba tesa’. Anzi. È molto morbida. Arpeggio distorto in crescendo con l’ingresso della batteria. Da quel momento in poi un inarrestabile dancefloor. Possiamo sentirci qualche eco dei Poison più festaioli così come Crazy Lixx. Adrenalina, divertimento e rock and roll. E non c’è un calo. Il sali scendi di intensità è perfetto per l’andamento del brano. Notevole il rallentamento verso i ¾. La composizione si fa cadenzata su chitarre pesanti per poi riemergere con il ritornello che porta alla conclusione.

Come sempre un solo brano non è sufficiente per dare un punto di vista esaustivo ed esauriente. Possiamo tuttavia affermare che se questo è il biglietto del nuovo disco dei Superhorror, non ci si può che aspettare un lavoro notevole, allegro, potente, scanzonato ma non banale. Puro e semplice rock and roll in puro Superhorror style. Aspettiamo con trepidazione l’uscita del disco.

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