Ifix Tcen Tcen

La tensione internazionale tra USA e URSS raggiunge nell’anno nuovi vertici: Reagan annuncia il varo del piano di difesa “scudo spaziale”, e in ottobre ordina un invasione lampo nella piccola isola di Granada, per debellare le forze cubane che l’avevano occupata.

Un mese prima, aerei da guerra russi avevano abbattutto un aereo civile coreano, con 269 passeggeri a bordo, che per motivi non spiegati aveva deviato dalla propria rotta, passando sul territorio russo.

La decisione di “Time” di nominare uomini dell’anno Reagan e Andropov nasce proprio dall’idea di sottolineare l’importanza delle decisioni che i due presidenti dovranno prendere in futuro per evitare ulteriori escalations.

Problemi per gli Stati Uniti anche in Libano, dove ad aprile un’autobomba esplode nei pressi dell’Ambasciata USA, provocando 63 vittime, e ad ottobre un tremendo attentato uccide più di 240 soldati americani.

Il giornalista Gerd Heidemann del settimanale tedesco Stern dichiara al mondo di essere venuto in possesso di una raccolta di 62 diari scritti da hitler negli anni dal 1932 al 1945. Sarebbe lo scoop del secolo, e come tale viene inizialmente trattato, almeno finchè una più accurata analisi di laboratorio rivela che l’inchiostro e la carta utilizzati per i diari sono di molto posteriori alle date presunte di stesura degli stessi.

Saltano fuori anche notevoli inesattezze nella cronologia degli eventi raccontati nei diari, finchè lo scoop si rivela quello che era: una clamorosa “bufala” architettata dal pittore che sosteneva di aver ritrovato i diari. Disastro aereo a Madrid: a causa della nebbia due aerei si scontrano tra loro, causando 90 morti. In Inghilterra, Margaret Thatcher vince con schiacciante distacco le elezioni.

Nobel per la pace al leader del sindacato polacco, Lech Walesa, mentre William Golding, l’autore de “Il signore delle mosche”, riceve quello per la letteratura. Papa Giovanni Paolo II, scampato all’attentato di Agca, promulga la bolla di indizione del nuovo Giubileo, poi a fine anno visita in cella il suo attentatore.

IL FILM CHE SCIOCCO’ L’AMERICA

Il 20 novembre la ABC manda in onda il film per la tv “The day after”, che ipotizza un attacco nucleare sul suolo americano, precisamente nella zona di Kansas city, Missouri. Oltre 100 milioni di telespettatori guardano il film, che provoca un’ondata collettiva di isteria paragonabile solo all’esperimento di Orson Welles “La guerra dei mondi”.

Il film, girato come un documentario in presa diretta, è scioccante anche per i dettagli scientifici accurati che contiene: evitando effettacci spettacolari improbabili, mostra infatti le varie fasi di quello che sarebbe un attacco atomico, dall’iniziale blocco elettromagnetico di tutti i motori e circuiti elettrici ed elettronici, alla distruzione provocata dall’impatto dell’ordigno, agli inquinamenti portati dal successivo “fallout”.

Vengono istituiti numerosi numeri verdi per rispondere alle richieste di informazioni e rassicurazioni della popolazione, per quello che fu un vero evento mediatico che influenzò sicuramente la coscienza collettiva sul tema della guerra nucleare.

IN ITALIA

Incendio al cinema Statuto di Torino: 64 persone muoiono inossicate e per ustioni quando un incendio divampa nella sala. Altri misteri italiani: scompaiono a Roma due adolescenti, Mirella Gregori e Emanuela Orlandi. 30 anni dopo, non si sa ancora che cosa ci fosse veramente dietro.

L’ennesima crisi di governo porta alle elezioni anticipate, che vedono l’affermazione del PSI di Bettino Craxi, che diventa nuovo presidente del Consiglio. Clamoroso blitz anticamorra: vengono emessi 856 ordini di cattura contro uomini politici, avvocati e imprenditori accusati di collegamento con la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Il nome più famoso è quello del presentatore Enzo Tortora.

A ottobre, viene arrestato in Brasile Tommaso Buscetta, uno dei più potenti capimafia, che diventerà “collaboratore di giustizia”. Continuano, però, gli attentati di mafia: un’autobomba imbottita di tritolo uccide il giudice Rocco Chinnici e due agenti di scorta.

Termina l’anno con il messaggio piuttosto polemico del Presidente della Repubblica Pertini. Dissociandosi dalla linea del governo, il Presidente, dopo le manifestazioni contro l’installazione dei missili americani a Comiso, afferma di schierarsi dalla parte di chi manifesta per la pace. Inoltre, invoca il ritiro del nostro contingente militare in Libano, in caso di guerra.

SPORT E SPETTACOLO

Otto Oscar, tutti i più importanti, per il kolossal “Gandhi”, quattro premi anche per “E.T.”: ma il vero caso cinematografico dell’anno è “Flashdance”, sostenuto anche da una colonna sonora travolgente che piazza nelle top 10 di tutto il mondo “What a feeling”. Esce anche “Il ritorno dello Jedi”: quasi 600 milioni di dollari incassati. Michael Jackson domina il mercato musicale con i singoli estratti da “Thriller”, mentre “War” lancia definitivamente gli U2.

Madonna

“Holiday” fà conoscere al mondo della musica una 25enne italo-americana, tale Louise Veronica Ciccone, detta Madonna. L’atletica leggera inventa i suoi campionati del mondo, e l’Italia esulta per la volata d’oro nei 10.000 metri di Alberto Cova, baffo da ragioniere e fisico normalissimo.

L’Italia di Meneghin é campione d’Europa di basket, mentre nel calcio, doppia beffa per la Juve, in Italia a opera della Roma di Falcao, in Europa in finale di coppa campioni con l’Amburgo di Magath. Il Milan vince il campionato di serie B.. Una compagnia svizzera di orologi lancia sul mercato una nuova linea di prodotti, a basso costo e coloratissimi: è l’inizio della mania Swatch.

La Apple commercializza “Lisa”, il primo vero personal computer, la Microsoft fà uscire la prima versione di Word. ARPANET cambia ufficialmente protocollo per usare Internet Protocol: nasce Internet.

Il primo cellulare

Il 21 settembre 1983 riceve l’approvazione della Federal Communications Commission per la messa in commercio il Motorola DynaTAC 8000X, il primo telefono cellulare della storia. Il prototipo del telefono era già stato realizzato nel 1973 da Martin Cooper, ingegnere americano della Motorola, ma è solo nel 1983 che si rese disponibile il primo network 1G e iniziarono le offerte commerciali dei primi operatori mobili per l’uso di “quasi” tutti i giorni.

“Quasi”, perchè il prezzo al dettaglio del DynaTAC sfiorava i 4.000 dollari, quindi non proprio alla portata di tutte le tasche. Eppure, nonostante i quasi 800 grammi di peso, nonostante fosse tutto tranne che “portatile” e avesse un’autonomia di conversazione di mezz’ora a fronte di 10 ore necessarie alla ricarica, l’ultima novità della tecnologia riscuote da subito un grande successo, con liste di attesa di mesi per accaparrarsi il nuovo “status symbol”.

In questo contesto nascono i Nerorgasmo prima e gli Ifix Tcen Tcen poi.

Gli Ifix Tcen Tcen sono uno storico quanto bizzarro progetto torinese. Se non fosse che a formare la band sono per lo più ex-membri dei NERORGASMO
Il loro disco, un raccolta di pop hits e italici stacchetti pubblicitari degli anni’ 80, andrebbe classificato sotto la categoria trash music.

In realtà, visto il retroterra dei musicisti, il risultato finale è a dir poco stupefacente: le canzonette cotonate dei vari Michael Jackson, Madonna e Bee Gees, vengono frullate e compresse in poco più di un minuto. E per farlo, niente di più adatto che l’hardcore lievemente metallico, ma qualitativamente superbo, che andava tanto in voga sotto la mole in quegli anni (NEGAZIONE su tutti).

Tuttavia, la demenzialità apparente del progetto non va presa troppo alla parola. Infatti, sottopelle trasuda tutta la rabbia, l’insofferenza e la frustrazione di chi ha vissuto quegli anni di lustrini, paillettes e mazzette al potere, e di tonnellate di eroina nelle strade.

Quindi le sonorità degli Ifix Tcen Tcen sono altra cosa rispetto alla spensieratezza demente di gruppi come la PAOLINO PAPERINO BAND, nonostante fossero contemporanei.
Per la cronaca:

  • Luca Abort, cantante del gruppo, morì per overdose nel 1994;
  • “Ifix Tcen Tcen” era il grido di battaglia di Supersex, porno-commissario impersonato da Gabriel Pontello, idolo adolescenziale di Rocco Siffredi.

I primordi.

I Nerorgasmo sono una band hardcore punk italiana attiva dalla prima metà degli anni ottanta fino agli inizi dei novanta a Torino, che proponeva un hc/punk cupo e dalle tematiche nichiliste.

Assieme ad altri gruppi, quali Blue Vomit, Indigesti, Negazione, Declino, Peggio Punx, Atrox ed altri, hanno costituito la base della scena hardcore punk torinese e piemontese dell’epoca e furono esponenti di primo piano di quello che fanzine e riviste come Maximumrocknroll definirono Italian hardcore.

Secondo Federico Guglielmi, i Nerorgasmo sono stati uno dei gruppi punk italiani più importanti e seminali. Il gruppo registrò due dischi: l’EP Nerorgasmo (1985) e l’album Nerorgasmo (1993). Le loro composizioni sono opera dei due componenti fondatori e permanenti, Luca Bortolusso (voce) e Simone Cinotto (chitarre).

I Nerorgasmo.

I Nerorgasmo nacquero nel 1983 dall’iniziativa di Luca “Abort” Bortolusso (voce), Simone Cinotto (basso e chitarra) ed Enrico Falulera (batteria) dopo lo scioglimento dei Blue Vomit e brevi parentesi con gruppi meteora come i Nazifuckers o i Cani Putridi.

Autoprodussero un primo EP su 7″, Nerorgasmo, contenente 4 pezzi (Nerorgasmo, Banchetto di lusso, Passione nera, Distruttore) nei quali Simone suonò sia il basso sia la chitarra, il bassista Fiorenzo Massera lasciò il gruppo prima della registrazione e poco dopo Enrico. L’uscita, inizialmente prevista per il Natale 1984, fu rimandata al febbraio del 1985.

Il gruppo trovò una formazione stabile subito dopo con Claudietto “Viet-Kong” Truglio (ex membro dei Kollettivo, gruppo punk attivo a Torino dai primi anni ottanta) alla batteria e Andrea “Pixipan” Giovine al basso. Registrarono altri 4 pezzi (Nato morto, Alla fine dell’impero, Una serata indimenticabile, Creatori falliti), sempre con Simone alla chitarra e al basso, con l’intenzione di incidere un altro EP.

Fu in quel periodo che il gruppo venne contattato da una manager che gli offrì un contratto discografico. Luca e Simone lo rifiutarono per non perdere il controllo diretto dell’immagine, delle musiche e dei testi della band, oltre al diritto di poter fare concerti alle loro condizioni in locali scelti da loro.

Questa decisione portò ad una nuova rottura interna al gruppo, Claudio e Andrea se ne andarono e vennero sostituiti da Marina Zambelli al basso e Alessandro “Sandrino” Minetto alla batteria. Questa (Luca, Simone, Marina, Sandrino) è da considerarsi la formazione “classica” dei Nerorgasmo.

Nella primavera del 1986 i Nerorgasmo vennero invitati a Genova per suonare contro il Salone della Nautica. È qui che in Piazzale Ferrari, prima della ripartenza per Padova, dove dovevano suonare il giorno dopo, vennero aggrediti da un gruppo di skin neonazisti che si avventarono su Luca e dopo averlo malmenato, prima di fuggire a causa dell’arrivo della polizia, gli inflissero una coltellata alla gola suturatagli poi con dieci punti.

Nel 1986 Nerorgasmo fecero integralmente parte del Collettivo Avaria (ex collettivo Punx Anarchici), un movimento che raggruppava tutti quelli che cercavano uno spazio da autogestire e da utilizzare per fare concerti, suonando a varie occupazioni e manifestazioni.

Nel 1987 dal collettivo Avaria scaturì l’occupazione dell’ex asilo infantile di Robilant, che divenne El Paso Occupato. In quel periodo crebbero le tensioni interne al gruppo, Sandrino se ne andò, sostituito da Maurizio Plancher “il Gatto”, dopo aver partecipato alla registrazione di un LP incompiuto, con Frank e Oliver (ex Kollettivo, Bedbois e CCC CNC NCN) ai suoni. I brani rimasti dalla sessione sono Ansia, Nello specchio, Creatori falliti, Mai capirai e Io mi amo.

Da allora in poi le apparizioni live dei Nerorgasmo, furono limitate non dalla mancanza di occasioni, ma dai problemi interni.

Il 26 aprile 1987, compleanno di Luca, i Nerorgasmo fecero quello che doveva restare per alcuni anni il loro ultimo concerto in Via Cigna a Torino (l’attuale Spazio 211).

Ritrovatisi dopo l’estate, Luca e Simone continuarono a suonare insieme formando gli Ifix Tcen Tcen, gruppo che oltre a composizioni originali hardcore proponeva cover HC di pezzi disco e di altri generi, e che produsse due LP usciti per la TVOR On Vinyl: Liquid Party (1988) e Oltre la collina (1989).

Nel 1993 i Nerorgasmo si riunirono, con, oltre a Luca e Simone, Marco Klemenz (Animal Rage, This Evol Taste, Jester Beast) al basso e Francesco Dilecce(Pikkio) alla batteria. Con questa formazione fecero alcuni concerti e registrarono l’omonimo LP, Nerorgasmo, contenente 18 brani con Tino Paratore all’Acqualuce Studio di Alpignano.

Durante il live del 1993 ad El Paso Occupato, Luca Abort per provocazione si travestì da nazista e pronunciò questo discorso:

«Volevo ricordare alla gente che si scandalizza ancora per queste cose che la nostra società ha assorbito tutto quello che c’era da assorbire dal nazismo tanto è vero che i viaggi in Volkswagen, le vacanze e la vita come la facciamo noi adesso è quella che era stata programmata allora!

E i nostri lager sono il terzo mondo lontani dagli occhi e lontano dal cuore… quindi la gente che si scandalizza di fronte ad una croce uncinata messa al collo per provocazione dovrebbe fare un pochino più attenzione a quello che gli gira intorno e alla vita che fa… perché se vogliamo guardare la nostra società è tutta nazista!»

Tra il 1994 e il 1998 Simone Cinotto entrò a far parte dei Fluxus, con cui registrò due album, Vita in un pacifico nuovo mondo (1994) e Pura lana vergine (1998).

L’8 settembre 2000 a Torino in via Ozanam 10 Luca Abort morì per overdose da eroina[6].

Dopo la morte di Abort

Il graffito di Luca Abort al Fenix
Oltre all’attività di cantante dei Nerorgasmo Luca Abort era anche fotografo e disegnatore. Tra i suoi lavori era particolarmente famoso il graffito realizzato sulla palazzina Fenix dei Giardini Reali di Torino: l’U-Boat sventolante la bandiera pirata che lanciava i siluri della cultura sottomarina contro le corazzate del grigiore istituzionalizzato.

Il graffito fu cancellato nel 2006, quando il Fenix fu sgomberato assieme alle altre case occupate, la Rosalia e l’Alcova, che si trovavano in c.so San Maurizio.

L’11 febbraio 2012 i componenti dei Nerorgasmo (ultima formazione), Simone, Marco e Francesco Dilecce (Pikkio), si sono riuniti per un concerto-benefit di raccolta di fondi per spese legali di anarchici arrestati in ricordo di Luca a El Paso Occupato.

Quattro cantanti si sono alternati sul palco, spartendosi le canzoni alla voce: Franz Goria dei Fluxus, Sdro dei Kollettivo e Plastination, Ricu degli Inquietudine e Gigio (Luigi Bonizio), già cantante degli Arturo e Church Of Violence (C.O.V.).

Simone, Marco, Francesco Dilecce e Gigio poco dopo hanno fondato i Via Luminosa, il cui primo disco, omonimo, è uscito nell’aprile 2013.

Il 18 giugno 2016 si esibiscono all’App Colombofili di Parma con Simone Cinotto, Marco Klemenz, Francesco Dilecce e Luigi Bonizio e Franz Gorla alle voci, supportati da Infamia, Pisciosangue, Hate & Merda e Shenanigans.

Replicano il seguente 11 novembre esibendosi al No Cage di Prato, preceduti da Angry Punx, Pisciosangue, Quiet Pig e Marnero. Per l’occasione hanno cantato sul palco insieme ai Nerorgasmo: Luigi Bonizio degli Arturo e Franz Goria dei Fluxus. Altre date sono state effettuate anche dopo tali concerti.

Il 16 dicembre 2018, tramite la loro pagina Facebook, i Nerorgasmo annunciano la morte del bassista Marco. La sorte del gruppo è ancora ignota, così come le circostanze della perdita di Marco.

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