Mario Bove

Sebbene la manifestazione è al suo apice, Mario Bove, uno dei patron del Guitarsiò di Battipaglia, ha trovato il tempo di fare quattro chiacchiere con noi.

La kermesse, la prima del suo genere a sud di Roma, è alla sua seconda edizione e sta raccogliendo un ottimo riscontro sia in termini di pubblico sia di critica.

“L’idea – racconta Bove – è nata da tre amici. Da me, Gianluca Lanza e Ciro Manna, fondatori dell’associazione Music. È emersa da un rifiuto. Ossia dal non accettare il fatto che nel sud del nostro paese non ci fossero manifestazioni di questo genere. Invece di aspettare che qualcuno la organizzasse, lo abbiamo fatto noi. Si è trattato di una scommessa, un azzardo se vogliamo. Decidere di dedicare una intera manifestazione esclusivamente, per ora, al mondo della chitarra non è una decisione semplice. Ma ci abbiamo creduto”.

E la scommessa è stata vinta. Non solo in termini di presenze e di numero di artisti, nazionali e internazionali, coinvolti. È stata vinta anche da un punto di vista sociale e di ricaduta positiva sul territorio. “Il Guitarsciò – prosegue Bove – non porta solo nomi più o meno noti della musica a Battipaglia. Porta persone alla scoperta del nostro territorio. È innegabile che la Campania, come tutte le regioni italiane, ha dalla sua una fortissima offerta turistica. La nostra iniziativa punta a farla scoprire. È successo sia lo scorso anno sia nell’edizione in corso che gli artisti stranieri abbiano trascorso il tempo libero facendo i turisti. E questo ci ha fatto un enorme piacere”.

La nota positiva non riguarda solo le bellezze artistiche e naturali. La tre giorni ha portato ricadute anche all’economia locale. In tre giorni numerose sono le persone che usufruiscono della proposte economiche della città. “Gli stessi cittadini di Battipaglia – sottolinea il responsabile – si sono stupiti in maniera favorevole del risultato ottenuto. Questo ci dà una grande spinta a proseguire e a cercare di crescere sempre di più”. Il Guitarsciò non offre solo concerti. Numerosissimi sono gli eventi collaterali. Dalle clinic agli incontri, dall’esposizione alle prove degli strumenti. Un mix che attira non solo gli amanti della sei corda ma tutti gli amanti della musica.

“Abbiamo sempre cercato – continua Bove – di essere aperti nella scelta degli artisti. Sui nostri palchi sono passati moltissimi generi musicali. E stiamo pensando di ampliare ancora l’offerta”. L’entusiasmo non ha toccato solo i concittadini ma anche gli strumentisti coinvolti. “Il loro entusiasmo – dice ancora Bove – è un altro fattore fondamentale. Si tratta di un riconoscimento indiretto per la passione e l’impegno profuso”. I tre amici per costruire la manifestazione si sono basati in primo luogo sulla passione, ma non solo.

“La passione per la musica – commenta il responsabile – è stata la prima molla ad averci mosso. Ma la passione da sola non basta. Serve una ottima pianificazione. Non si può improvvisare. E non lo abbiamo fatto. Abbiamo progettato tutto nel minimo dettaglio. Devo poi sottolineare la fortuna di avere come compagno in questa avventura Ciro Manna. Grazie alla sua presenza siamo riusciti ad accrescere in pochissimo tempo la nostra forza e la nostra credibilità. Questo ci ha permesso fin da subito di avere nel nostro calendario nomi di assoluto richiamo”. Il lavoro dell’associazione creata per gestire l’evento, non si ferma al solo Guitarsciò. “L’vento estemporaneo – dice Bove – per quanto grande e ben fatto rischia di non portare i risultati necessari. Per questo motivo promuoviamo altri tipi di eventi nel corso dell’anno”.

Nell’epoca della comunicazione una presenza costante diventa fondamentale per poter crescere. Nella passata edizione del Guitarsciò sono stati 600 gli spettatori paganti. “Per quest’anno – spiega Bove – è ancora presto per fare una valutazione. Possiamo solo dire di essere più che soddisfatti della proposta musicale”. Proposta che ha visto sul palco il 7 luglio Cyranò Vatel, Marco Sfogli, Philip Sayce. Sabato 8 luglio Lucky, Osvaldo Lo Iacono featuring Daria Biancardi e Davide Pannozzo. La chiusura domenica 9 è affidata al warm up di Andrea Valeri, Ciro Manna, Andy Timmons. Nel corso dell’evento saranno premiati anche Giuseppe Negri e Steve Di Fidio, gli artisti selezionati da Musicoff Young, nell’ambito della collaborazione instaurata tra il Festival e il portale musicale. A presentare, direttamente da Rocker Tv, Vj Loqi & Vj Nyva.

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