Testo e foto a cura di Emanuele Meschini
Quando si pensa alla letteratura immediatamente vengono alla mente i libri. Ma i libri sono fatti di parole, come le canzoni. E allora anche le canzoni diventano protagoniste di un festival di letteratura come quello di Novara che sabato 21 marzo ha ospitato, al circolo “Big Lebowski” il concerto di Carlot-ta con l’opening act di Lakura. Una scelta assolutamente azzeccata quella degli organizzatori di portare sul palco queste due ragazze: l’atmosfera intima della location ha permesso al pubblico di condividere l’intimità delle voci e delle emozioni di queste due cantautrici.
Ad aprire la serata Lakura, al secolo Laura Carpani, novarese, che ha all’attivo già due album. Nel suo set ha portato sul palco grinta grazie alla sua voce graffiante. Ma non si può ridurre solo a questo la sua esibizione: accompagnata dal chitarrista Dario Alejandro Brosio, Lakura ha dimostrato che i testi sono fondamentali per la sua musica. L’italiano e la dimensione acustica hanno dimostrato che questa ragazza ha qualcosa da dire, senza però tralasciare l’aspetto puramente melodico. Il solo accompagnamento della chitarra potrebbe togliere ad una esibizione, ma in questo caso la trasforma senza levare nulla all’energia comunicativa. Insomma una nuova proposta interessante, che vi consigliamo di ascoltare almeno una volta.
Main event della serata il set di Carlot-ta, al secolo Carlotta Silano, giovanissima cantautrice (classe 1990) che ha già nel suo carnet numerosi riconoscimenti oltre che due album. Dopo essere stata ospite al premio Tenco nel 2010, dopo aver aperto i concerti di i concerti di Gilberto Gil sui palcoscenici del Teatro Romano di Fiesole e del Gran Teatro La Fenice di Venezia, dopo che la sua canzone Pamphlet è scelta dalla casa automobilistica Ford per una campagna pubblicitaria nazionale televisiva, nel 2014 ha collaborato con Rob Ellis (PJ Harvey, Anna Calvi, Marianne Faithfull, Ute Lemper, Placebo) per la produzione del suo ultimo lavoro Songs of Mountain Stream, uscito lo scorso anno. Sempre nel 2014 Carlot-ta si è esibita al Liverpool Sound City ed ha ricevuto al Festival dei due mondi di Spoleto il Premio SIAE alla Creatività, dedicato ai giovani autori. Il talento di questa ragazza è indubbio: con la sola voce riesce a trasmettere emozioni e a trasportare in luoghi lontani, ma non sconosciuti, anzi accoglienti. Non a caso il suo nuovo lavoro Songs of Mountain Stream, è un viaggio reale (perché Carlot-ta ha campionato i suoni della natura, ma non solo, che sono parte integrante del tessuto musicale di questo album) ma anche immaginario all’interno di paesaggi montani, appunto, tanto cari all’artista. Già dal primo ascolto si capisce che la sua capacità di scrittura non è facile da trovare nel mondo della musica. Accompagnata sul palco da Mattia Beccari (contabbasso, basso elettrico e fiati) e da Christopher Ghidoni (percussioni, campionatori, chitarra, voce), che riescono ad entrare appieno in sintonia con la struttura musicale, Carlot-ta cattura l’attenzione e affascina il pubblico raccolto a semicerchio. Uno stage intimo e particolarmente comunicativo; immagini e suggestioni ovattano la piccola sala del Big Lebowski. Un po’ si sogna, un po’ si ascolta.