Testo a cura di Carmine Rubicco

Metropolis di Fritz Lang torna nelle sale italiane nella versione il più vicino possibile a quella immaginata dai suoi autori, cioè dallo stesso Lang e da Thea von Harbou. Metropolis è uno dei più importanti capolavori del cinema muto, avveneristico e tecnicamente all’avanguardia. Fu proiettato per la prima volta il 10 gennaio 1927 all’Ufa-Palast am Zoo di Berlino. Durava 153 minuti.

Esistono diverse versioni del film, che si differenziano per durata e montaggio. Lang montò una prima versione nel 1927, che venne subito accorciata dallo stesso di oltre trenta minuti. Una prima versione restaurata è quella di Enno Patalas, operata nel 1984 per la Cineteca di Monaco, di 147 minuti.

Esistono inoltre del film una versione di 87 minuti a colori, ridoppiata e con colonna sonora rock, realizzata nel 1984 dal musicista Giorgio Moroder e intitolata Giorgio Moroder presents Metropolis, e un’altra doppiata e dotata di colonna sonora da Philip Glass. Nel 2000 anche Jeff Mills ha composto una sua personale colonna sonora per la pellicola.

Una versione restaurata è stata edita nel 2001 per il mercato home video.

Prima del ritrovamento, avvenuto a Buenos Aires il 2 luglio 2008, del 95% del materiale mancante, perso durante la seconda guerra mondiale, in una bobina posseduta da un collezionista privato, si riteneva che dell’originale Metropolis sopravvivessero solo tre quarti dei negativi ed alcune copie d’epoca di versioni ridotte. Le scene ritrovate sono state prese in custodia dalla Fondazione Friedrich Wilhelm Murnau in Germania, che le ha reintegrate nella pellicola presentando il film completo con orchestrazione dal vivo al 60° Festival internazionale del cinema di Berlino il 12 febbraio 2010.
In Italia questa versione, la più completa con i suoi 148 minuti, è uscita in DVD e Blu-Ray il 23 febbraio 2011, distribuita dalla Medusa.

La produzione del film impegnò la troupe per diciannove mesi: trecentodieci giorni di riprese e sessanta notti furono necessarie per produrre 600.000 metri di pellicola. Erich Pommer e la casa di produzione UFA non badarono a spese per la lavorazione, assoldando 36.000 comparse.

La lavorazione si protrasse dal 22 maggio 1925 al 30 ottobre 1926. Vennero girati 620.000 metri di negativo, e impiegati (secondo la pubblicità) 8 attori di primo piano, 25.000 uomini, 11.000 donne, 1.100 calvi, 750 bambini, 100 uomini di colore, 3.500 paia di scarpe speciali, 50 automobili.

L’investimento superò i 5 milioni di marchi tedeschi di allora.

Tutto questo sta per tornare nelle sale con il film di sci-fi per eccellenza, la palleicola che ha ispirato capolavori venturi e non finisce di stupire.

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