Testo di Benedetta Lattanzi – Foto di Pietro Cerquatti
Il giorno del dottore è arrivato al Lucca Comics and Games 2015: Steven Moffat e Jamie Mathison, rispettivamente capo sceneggiatore/produttore esecutivo e sceneggiatore del Doctor Who, serie britannica di longeva durata, sono arrivati nella cittadina toscana per presentare la nona stagione dello show che verrà trasmessa a Gennaio su Rai 4. Insieme a loro, sul palco del Teatro del Giglio di Lucca, Roberto Nepote, direttore di Rai Gold, e Andrea Fornasiero, autore di Rai 4.
Un successo inossidabile quello del dottore che apparentemente non risente del passare degli anni grazie a degli stratagemmi narrativi che rendono la trama sempre pronta a tutto: “È una serie che non ha confini né limiti” dichiara Jamie Mathison “Stiamo parlando di una persona che viaggia nel tempo e può cambiare aspetto. Le possibilità sono infinite.” Sulla stessa scia le parole di Moffat: “Chi non ha mai guardato Doctor Who può iniziare con qualsiasi episodio, perché ognuno di essi può essere considerato il primo. Non sai mai cosa capita: racchiude tutto il meglio del resto della televisione.” Una peculiarità questa che, a detta dello stesso Moffat, non può essere affrontata da qualsiasi autore: “È difficile trovare autori che sappiano scrivere per Doctor Who, devi avere idee diverse per ogni episodio. Di tutti quelli che vogliono farlo, solo una piccolissima percentuale sanno effettivamente farlo.“
Tanti sono gli attori che nel corso degli anni hanno impersonato il dottore, il primo episodio andato in onda nel 1963, e sebbene ognuno di essi avesse delle proprie caratteristiche, Steven Moffat giura che in fondo non ci sono così tante differenze tra un dottore e l’altro: “Sono gli attori che fanno la differenza, ognuno imposta il personaggio a modo suo e lo porta dove vuole portarlo. Ad esempio il dottore di Peter Capaldi è ombroso e quasi inaccessibile, ma allo stesso modo anche quello di Matt Smith aveva uno script simile. Cambia il modo in cui viene proposto sullo schermo.” Oltre ai personaggi principali, ce ne sono un numero di secondari apparsi per anche solo una puntata e poi non più tornati soprattutto perché, come afferma Mathison: “Dal punto di vista dello scrittore è molto difficile trovare idee per riportare sullo schermo personaggi già usati“, Moffat però lascia aperte un po’ di porte: “I personaggi possono tornare in ogni momento, dipende sempre da scelte narrative: ad esempio nello special di Natale rivedremo Riversong.“
Alla fine della presentazione, Steven Moffat ha contribuito anche lui a lasciare l’impronta delle sue mani per la futura Lucca Comics and Games Walk of Fame, che vedrà la luce nelle prossime edizioni.
Sabato 31 Ottobre, infine, presso l’Auditorium San Romano alle ore 11:00, i due sceneggiatori parteciperanno ad un Q&A in cui i fan avranno l’opportunità di rivolgere domande sul lavoro di scrittura e su come il testo delle sceneggiature di Doctor Who si trasformi nella serie che vediamo sullo schermo.