Disponibile dal 14 Ottobre “Play Yer Pink Sea” il nuovo video degli UNION DRAMA, che anticipa l’uscita dell’album omonimo previsto per il 20 novembre, distribuito e promosso da ALKA record label, dieci tracce electrorock che rappresentano l’esordio discografico della band.
Gli UNION DRAMA nascono a Roma nel 2012, dall’intensa passione per la musica, dalla voglia di sperimentare e mettersi costantemente alla prova e dal genio creativo di quattro giovani menti.
La band affonda le proprie radici in un panorama ricco e variegato che va dall’indie pop all’elettronica, passando per influenze dance per arrivare all’energia tipicamente rock. Sono le pietre miliari della musica contemporanea, anche molto diverse fra loro, (Nine Inch Nails, MGMT, Blur, U2, Muse Subsonica, Daft Punk, Kasabian, Grandaddy, Maximo Park, Animal Collective, Flaming Lips) da cui gli Union Drama colgono le loro più grandi ispirazioni. Degno di nota sono le sonorità apportate da Carlo (OGM909), sound designer e produttore Hardcore, che trasporta i brani rock in atmosfere più crude ed elettroniche. I loro testi raccontano tematiche socio-culturali rivisitate in chiave satirica; le relazioni amorose sono trattate in modo cinico e naif allo stesso tempo, quasi a comporre un’intrigante contraddizione.
“L’idea del video era quella di trasmettere un senso di isolamento in uno spazio immenso” spiegano gli Union Drama: “Una prigione che non puoi toccare fatta di emozioni che ti tengono bloccato in uno stato malinconico. Non è la solita storiella d’amore, ma è una visione di ciò che può significare non riuscire a dimenticare una persona che ha significato tanto nella tua vita e ha preso un posto particolare dentro il tuo cuore, ma che in qualche modo ha spezzato la tua fiducia. E nonostante ciò continui a desiderarla.” Ambientazione semplice, tuttavia azzeccatissima per il brano, come spiega la band: “Abbiamo scelto su indicazione del regista di girare la scena in un palazzetto per le olimpiadi di nuoto abbandonato, che ha delle incredibili geometrie e colori che si prestano benissimo all’atmosfera minimal che volevamo creare.” Infine, riguardo al titolo del brano concludono: “Qualcuno ci ha fatto delle battutine sul doppio senso del titolo. Sicuramente non nascondiamo che il mare rosa è metafora anche di un desiderio carnale più profondo. E forse non è da li che nasce ogni storia d’amore?“