haemophagus

Recensione cura di Carmine Rubicco

Chi ama gli Haemophagus non potrà che adorare questo Stream of Shadows, terza fatica del combo palermitano con alle spalle una carriera ormai più che decennale. Stream of Shadows presenta una band in piena forma e giunta ormai a maturazione stilistica con un azzeccatissimo mix tra death, grind core e thrash metal.

Tecnicamente i nostri sono impeccabili e in diversi passaggi richiamano i Cannibale Corpse più feroci. Ottima la produzione, non semplicissima in un genere con suoni così profondi dove è facile cadere nel marasma sonoro che rende inintelligibili i passaggi.

Per chi invece la band trinacride non la dovesse conoscere questo disco è un’ottima occasione per avvicinarsi a sonorità estreme. I mid tempo ci sono e permettono di assaporare passaggi e chiaroscuro di un disco che non annoia pur non presentando nulla di nuovo.

I testi possono essere fatti rientrare nel filone ‘horror metal’ con qualche incursione nella fantascienza.
Da segnalare l’ultimo brano, Monochrome, con un inaspettato interludio di basso.

Per amanti stretti del genere e per chi non lo conosce moto bene. Per gli altri, un disco tra i dischi.

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