Foto di Ilaria Degl'InnocentiFoto di Ilaria Degl'Innocenti

Intervista a cura di Ilaria Degl’Innocenti e Benedetta Lattanzi
Durante il loro Thrash Metal Maniacs European Tour 2015 la band thrash metal californiana Hirax è passata per il nostro Belpaese per ben tre date. Tempi-Dispari ha incontrato il gruppo il giorno del loro concerto al Traffic di Roma ed ha parlato con loro del tour, dei progetti futuri e dei consigli da dare a chi vuole perseguire la loro carriera.

Un anno di concerti per il mondo promuovendo il vostro ultimo lavoro in studio, uscito a febbraio 2014, Immortal Legacy. Ci potreste raccontare e fare un bilancio di questo vostro ultimo anno in tour?

Katon W. DePena: Sta andando benissimo fino ad ora, ad ogni show le cose migliorano e siamo tornati in posti in cui siamo già stati. Vediamo facce conosciute e abbiamo ogni sera nuovi fan. Ieri è stato meraviglioso e non vediamo l’ora di esibirci questa sera. I prossimi concerti saranno sempre più forti!

Un’altra volta in Italia, un altro tour nel nostro paese, che questa volta toccherà anche Scandicci, in Toscana.

Katon W. DePena: Sì! Non tutte le band fanno il lavoro che facciamo noi: abbiamo fatto 23 concerti in 24 giorni, sul palco diamo sempre il 110% e penso che i fan lo sappiano. Qui in Italia abbiamo uno zoccolo duro di fan, ed è importante che torniamo qui ad ogni tour. L’amore che riceviamo qui è diverso dalle altre parti, abbiamo un sacco di fan sparsi in tutto il mondo, ma l’affetto di voi italiani è davvero qualcosa di estremo.

Nei vostri live portate sempre molte band con voi. Perché?

Katon W. DePena: Sai, la cosa bella degli Hirax è che siamo aperti verso chiunque abbia le palle di venire con noi on the road. Siamo molto contenti di avere dei gruppi che aprono i nostri concerti, ed il tour va sempre meglio con il passare dei giorni. Vediamo un sacco di nuovi fan, ma anche persone che erano presenti nei tour precedenti e ciò ci fa piacere. Sono persone che comprano i dischi e ci vogliono veder suonare live, perché il live è un’esperienza totalmente diversa, non è sempre il solito show ed ogni volta c’è qualcosa di nuovo. Per esempio ieri sera eravamo a…come si pronuncia? Sadazzi?

Scandicci!

Katon W. DePena: Ah, Scandicci! Sono dei pazzi totali! Dei ragazzi dal pubblico sono saliti sul palco, è stato grandioso, tutto il tour lo è. Abbiamo iniziato in UK, siamo partiti dal Galles, ed ogni giorno è sempre meglio anche se stiamo un po’ soffrendo per i continui cambi di clima. Ma siamo davvero felici.

Avete ricevuto molte recensioni positive con Immortal Legacy: che effetto vi ha fatto ricevere anche un feedback così positivo dai vostri fans?

Katon W. DePena: Già! Se fai dei bei live la gente fa un passaparola, e nel nostro caso la parola si è sparsa in maniera veloce. Ho alcune mail da parte dell’etichetta discografica che mi informano di recensioni positive che vengono pubblicate ogni giorno. Il tour ci sta ripagando di tutto.

Anche Mike Vega, con voi da circa un anno e che ha anche altri progetti collaterali, come la punk rock band Battalion Of Saints ha ricevuto molti consensi. Mike, puoi fare un bilancio di questa nuova esperienza?

Mike Vega: Sì, cerco di tenermi impegnato e guadagnarmi da vivere facendo musica ma è difficile. Ma è stato molto divertente partecipare a questo grande tour perché non hai molto tempo per riposarti, ogni sera c’è un nuovo show in un posto diverso. La cosa bella è tornare in luoghi che hai visitato l’anno precedente, ma anche andare dove non sono mai stato: non sono mai stato in UK e nemmeno in Slovacchia. È bello vedere tutti gli amici e fan incontrati nei tour precedenti. Essendo quello nuovo del gruppo e muovendo i primi passi con loro con nuovi CD e nuove nazioni da visitare, mi sto impegnando show dopo show…

Katon W. DePena: Ha molto talento, è ciò che noi chiamiamo “road dog”, ce la può fare. Non è difficile andare in tour, anche se lo sembra a guardare le foto che mettiamo sulle nostre pagine, ma è un duro lavoro. Mike è uno tosto.

Avete dei progetti in studio adesso? Presenterete dei nuovi brani questa sera?

Katon W. DePena: Abbiamo un paio di brani che sono quasi finiti, mancano solo delle rifiniture, avremmo voluto portarli durante questo tour ma non abbiamo avuto modo di provarli. Per il prossimo tour avremo più inediti, stiamo lavorando ad un nuovo album, prenderemo una piccola pausa appena torneremo a casa e poi torneremo a comporre.

Avete già deciso la data di uscita del nuovo lavoro?

Katon W. DePena: No, non abbiamo ancora una data, ma se siamo fortunati possiamo sperare nella fine dell’anno. Siamo attualmente in tour, abbiamo ancora molte date e molti festival e quindi dobbiamo provare per i live show e scrivere nuovi brani. Però stiamo lavorando ad un nuovo album, negli ultimi tre mesi ci abbiamo lavorato con Mike e mi sento davvero soddisfatto del materiale, ma dobbiamo ancora finire tutto. I primi brani sono davvero ottimi.

Quanto le nuove canzoni saranno influenzate da questo tour? Ci potete anticipare qualcosa?

Katon W. DePena: Sicuramente il nuovo album sarà influenzato da questo tour, perché quando siamo in giro impariamo nuove abitudini, la storia delle varie città come Roma per esempio. Vieni influenzato dalle città e da come sono le persone, anche vedere come gli esseri umani possano costruire così tante cose. Il mondo è un posto così vasto ma non lo comprendi fino a che non inizi a viaggiare. Ad esempio, visitando Montecarlo ho visto questa enorme città costruita vicino al mare, abbiamo delle mani così piccole ma riusciamo a costruire città così grandi. Ti fa pensare a cosa siamo capaci. Però sono sicuro che il tour sarà una parte fondamentale del nuovo album, proprio mentre eravamo a Montecarlo ho detto a Steve: “Non vedo l’ora di cominciare a lavorare al nuovo album”. Avrà sicuramente dei rimandi al precedente, ma probabilmente avrà delle tracce più corte grazie alle influenze un po’ più hardcore di Mike, che sono anche quelle con le quali sono cresciuto io. Ci sarà comunque anche del materiale che si accosta più a quello dell’ultimo album, e per il quale siamo noti. Sarà di sicuro un album più aggressivo, più diretto.

Quali saranno i brani che suonerete stasera?

Katon W. DePena: Ci saranno Black Smoke, La Boca de la Bestia e Hellion Rising. Quest’ultima è una canzone molto importante, il brano di apertura ufficiale della nostra setlist e ne siamo orgogliosi, anche il video è grandioso. Inoltre è molto bello vedere i ragazzi che cantano insieme a noi in canzoni come Hellion Rising, ed il video conta molto.

Il nuovo video sarà più onstage?

Katon W. DePena: Il concept ovviamente conta, ma noi siamo più una band da live; quando ci vedono dal vivo le persone esclamano: “Wow! Non sapevo foste così potenti dal vivo”, quindi cerchiamo sempre di mantenere i nostri video mirati verso le esibizioni live. Siamo orgogliosi del nostro ultimo video e stiamo pensando di farne un altro perché con essi riusciamo ad arrivare a più persone, tipo persone in Indonesia e Malesia ci conoscono grazie ai video.

Una band che continua a fare concerti, promuovendo la musica da tanti anni, che cosa si sente di dire alle nuove generazioni?

Lance Harrison: Dovete lottare e mai abbattervi. Dovete lavorare, farvi il culo e fare belle canzoni, la cosa più importante. Successivamente penserete ai live, cercate di farla essere una cosa naturale se avete delle belle canzoni.

Steve Harrison: Lavorate sodo e non arrendetevi. Questa è la cosa più importante: non arrendetevi.

Mike Vega: Per me è lo stesso. Molte persone pensano che una volta che hai scritto una bella canzone basta metterla su YouTube e diventi famoso, ma devi insistere, devi promuovere la tua musica, devi continuare a scrivere. Devi fare tour e lavorare sodo, è l’unico modo con il quale la gente conoscerà la vostra musica.

Katon W. DePena: Questo è uno dei motivi per il quale la nostra band è quello che è, perché più o meno la pensiamo tutti allo stesso modo. Non potete arrendervi, conosciamo molte band e sappiamo che molte volte le cose possono andare malissimo e possono esserci delle giornatacce, ma la comunicazione e il duro lavoro sono importanti. Noi per primi lo facciamo e vogliamo continuare a farlo, e sappiamo benissimo di essere fortunati a viaggiare per il mondo e suonare. Non ci interessa dei soldi, siamo contenti anche solo di visitare nazioni diverse ed incontrare i fan che sono la ragione principale per il quale lo facciamo. Ogni sera sul palco ci sono dei momenti in cui ci guardiamo negli occhi ed esclamiamo “Cazzo, è grandioso!”, a volte non servono neanche le parole. Non siamo la band più famosa del mondo, ma i fan che abbiamo ci supportano al 100% in qualsiasi cosa facciamo. Quindi lavorate sodo, non arrendetevi e, come hanno detto Lance, Steve e Mike, scrivete belle canzoni. Quello sarà un punto di partenza ma dovrete comunque fare della promozione, dei tour, specialmente in questa epoca perché non è più come ai vecchi tempi che si vendevano miliardi di dischi. Ogni sera che ci esibiamo vendiamo qualcosa proprio perché siamo in tour, la gente non capisce che siamo in giro a fare promozione agli album. Però sono orgoglioso di questa band, specialmente dopo questo tour perché anche se non ti senti sempre al 100%, quando saliamo sul palco ci mettiamo tutti noi stessi. Sono davvero orgoglioso, ed è bello essere tornati in Italia!

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