Recensione a cura di Carmine Rubicco

Il cantautorato italiano se da un certo punto di vista ha rappresentato sempre genere a sé, quasi intoccabile e spesse volte sinonimo di qualità innata, ha fatto ulteriori passi in avanti. Si voglia per la tradizione lasciata dagli apripista, si voglia per la completa libertà espressiva o per gli alti standard. Fatto stà che sempre più sono i gruppi strumentalmente più che preparati. Un caso sono questi perugini Picari al loro esordio con un full lenght dopo un ep del 2011. Radiosi Saluti da Fukushima è un disco bello, non noioso, ottimamente suonato e dai testi non banali. All’interno si trovano passaggi jazzati, folk, ska, patchanka e i nomi più conosciuti e ispiratori del genere: l’immancabile De Andrè, Capossela, De Gregori e via discorrendo. Come buona parte del cantautorato “di livello” non è un cd che si può lasciar andare come sottofondo semplicemente per avere compagnia. Limite e forza. Limite perché una volta avviato il cd non si ferma il che magari non suggerisce un ascolto assiduo. Forza perché ad ogni ascolto si scopre qualcosa di nuovo.

I-Picari-Radiosi-Saluti-Da-Fukushima

Track list:

1 Agenzia delle entrate
2 Marlene
3 Buoni propositi (per l’anno nuovo)
4 Don Bastiano
5 Radiosi saluti da Fukushima
6 Linda
7 Centerbe
8 7 titoli

I Picari sono:

Lorenzo Melloni Voce e chitarre
Alex Bicchielli, fisarmonica e tastiere
Fisarmonica e tastiere
Simone Zordan Basso
Michele Turco Batteria e percussioni

Contatti:

Web: http://www.ipicari.com

Facebook: https://www.facebook.com/IPicariFanPage

Twitter: https://twitter.com/MelloniLorenzo

Soundcloud: https://soundcloud.com/i-picari/

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