Testo di Benedetta Lattanzi

“Da un nuovo padiglione derivano grandi responsabilità”: sembra essere questa la frase motto dell’edizione primaverile di Romics 2015. La famosa fiera del fumetto romana è riuscita a soddisfare pienamente il pubblico grazie all’aggiunta del padiglione G.E: Games Entertainment, nel quale si sono incontrati tradizione e novità rispettivamente con i classici giochi da tavolo ed i modernissimi videogiochi. Una menzione a parte per gli stand di Tom’s Hardware, MegaTube, Melagoodo e Divimove, ai quali va il merito di aver saputo intrattenere una folla oceanica di adolescenti videogamer grazie agli youtuber più famosi della rete come ilVostrocarodexter, xMurryPwNz, e JustRohn per citarne alcuni. Un fenomeno sociale quello dei videogame che ha visto anche la nascita di varie università ad esso dedicate come  l’Accademia Italiana Videogiochi, presente con il proprio stand alla fiera.

Negli altri tre padiglioni si sono alternati mostre, incontri con gli autori vincitori dei Romics d’Oro e contest. Nel padiglione Movie Village colpisce l’esposizione sulle Okiagari Koboshi, bamboline di cartapesta tipiche giapponesi la cui peculiarità consiste nel “rimanere sempre in piedi” e che, grazie alla fantasia dello stilista Takada Kenzo, sono divenute il simbolo del progetto di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto dell’11 marzo 2011 a testimoniare la perseveranza del popolo nipponico in grado di rialzarsi anche dopo una catastrofe simile. Tra gli artisti che hanno sposato la causa e che hanno accettato di creare le proprie bamboline: Monkey Punch, Leiji Matsumoto e Tetsuya Chiba in terra d’oriente; Alain Delon, Jean Reno e Jean Paul Gaultier in Francia; infine rappresentano l’Italia le opere di Paolo Barbieri, Bruno Brindisi, Bruno Bozzetto, Silvia Ziche, Vince Tempera, Lillo e molti altri.
Lascia invece senza parole la mostra dedicata alle oniriche illustrazioni di Paolo Barbieri: una sorta di compendio dell’artista che parte dalle sue reinterpretazioni della mitologia greca, passa per quelle dell’inferno dantesco arrivando infine alle sue Favole Immortali ed alle azzeccatissime copertine per i libri di Licia Troisi.

Negli spazi del Pala Romics si è tenuto per la prima volta il KPOP Contest Italia, il concorso che premia le migliori cover delle coreografie di gruppi pop coreani. A vincere questa prima edizione sono state le Nabang. Sempre in ambito musicale troviamo il Romics Song Contest – con la direzione artistica di Vince Tempera e Luigi Albertelli – e la seconda edizione del Romics Karaoke Award. Immancabile infine la tradizionale gara cosplay, Romics Cosplay Award, che ha premiato il vincitore con un viaggio a/r per il Giappone.

Tutto sommato questa edizione primaverile del Romics 2015 non può che essere giudicata un successo su tutti i fronti: l’aggiunta di un nuovo padiglione ha sicuramente aiutato nella gestione degli spazi e, sebbene l’affluenza di visitatori e il numero degli stand siano stati di gran lunga maggiori rispetto agli anni passati, non si sono notati problemi insormontabili a livello logistico. Un rodaggio che sicuramente sarà molto utile nell’edizione autunnale della manifestazione che si terrà dal 1 al 4 ottobre.

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